GUERRA E RIVOLUZIONE

Per vivere con onore bisogna struggersi, turbarsi, battersi, sbagliare, ricominciare da capo e buttar via tutto, e di nuovo ricominciare a lottare e perdere eternamente. La calma è una vigliaccheria dell’anima.

DAVIDE MATTIELLO parla di GUERRA E RIVOLUZIONE
Domenica 10 febbraio 2019, ore 11:00

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GUERRA E RIVOLUZIONE

In Guerra e rivoluzione Tolstoj espone con grande forza e radicalità le sue idee anarchiche, pacifiste e cristiane. Propone senza mezzi termini il rifiuto di ogni Stato, di qualsiasi genere, in quanto basato sulla violenza, e sostiene una rivoluzione anarchica, che è innanzitutto una trasformazione interiore, fondata sul riconoscimento della violenza e sulla rinuncia ad essa, sempre e comunque. Il confronto con il pensiero, così netto e radicale, di Tolstoj, è un’esperienza che difficilmente può lasciare indifferente il lettore. Si ha l’impressione – pienamente giustificata – di trovarsi di fronte a un uomo saggio, che suscita rispetto e ammirazione. È una fortuna che questo saggio, scritto negli ultimi anni di vita e ispirato dalla guerra russo-giapponese, sia stato recentemente ritrovato e tradotto.

Lev Tolstoj  (Jàsnaja Poljana, 9 settembre 1828 – Astàpovo, 20 novembre 1910), è stato uno scrittore, filosofo, educatore e attivista sociale russo. Divenuto celebre in patria grazie a una serie di racconti giovanili sulla realtà della guerra, il nome di Tolstoj acquisì presto risonanza mondiale per il successo dei romanzi Guerra e pace e Anna Karenina, a cui seguirono altre sue opere narrative sempre più rivolte all’introspezione dei personaggi e alla riflessione morale. La fama di Tolstoj è legata anche al suo pensiero pedagogico, filosofico e religioso, da lui espresso in numerosi saggi e lettere che ispirarono, in particolare, la condotta non-violenta dei tolstoiani e del Mahatma Gandhi.

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